Nei numeri precedenti: Star-Lord, Rocket Raccoon, Groot, Phyla-Vell e la rediviva Nova sono stati reclutati come mercenari per una missione spaziale. Pur senza avere alcuna intenzione di diventare un gruppo, sono diventati i Guardiani della Galassia.

 

#3 di 3 – Non esistono pasti gratis

di Fabio Furlanetto & Mickey

 

Rakk'n'Ruin II

La nave di Rocket Raccoon, gravemente danneggiata sul pianeta Adaria, sfreccia nello spazio senza una meta precisa. In teoria una meta ce l’avrebbe, ma il problema è capire dove sia.

L'unico indizio è un'immagine che fa accapponare la pelle - o rizzare i peli, o le scaglie, o le squame... cerchiamo di non fare discriminazioni, qui - a chiunque bazzichi le praterie cosmiche di questo universo. La tavola argentea di Silver Surfer, inerte, senza il suo legittimo detentore in vista. Chi o cosa può aver separato il più noto e potente ex-araldo di Galactus e il suo peculiare mezzo di trasporto intergalattico?

-Chi o cosa può aver separato il più noto e potente ex-araldo di Galactus e il suo peculiare mezzo di trasporto intergalattico? - pensa ad alta voce Rocket..
-Su, non è il caso di insultare così la nostra amica - lo rimprovera Star-Lord, mentre ne approfitta per dare una pacca sulla spalla all'altra ex-araldo del Divoratore di Mondi. Come gli altri neonati dei Guardiani della Galassia, è riunito intorno a quell'artefatto cercando di capire che cosa farne.

-E se fosse morto? - azzarda Phyla-Vell, a mezze labbra.

-No, è vivo, lo sento. Ma dev'essere in gravissimo pericolo, se non è qui a reclamarla. La tavola è parte di lui: sto provando a usarla per ricevere una qualche segnale telepatico, ma non sto ottenendo niente di consistente, se non la certezza che possiamo ancora salvarlo.

-Potremmo provare a usare qualche strumentazione della nave? ... c'è una qualche strumentazione, sulla nave, vero?

-Mi limito a dire che non c'è niente che possa batterserla con i poteri cosmici di Nova - fa spallucce il procione parlante.
Groot si fa avanti e posa le mani sulla tavola.
-Io sono Groot?

-Stai forse dicendo che vorresti provare a farla esplodere? Potrebbe essere una buona---
-Io sono Groot!!!

-Ho capito, amico, credi che non ci stessi pensando anch'io? Penso un miliardo, ma togliamocelo dalla testa - allude cripticamente ai crediti che lui e il suo compare pensano di ricavarci rivendendola sul mercato nero intergalattico.

-Se proprio dobbiamo pensare in modo... laterale, divergente, perché non la sfidiamo a duello? - propone Phyla, con un tono che non fa comprendere se sia seria o meno.

-Tutto questo è ridicolo! Quill, per favore, dille qualcosa! – protesta Nova.

Star-Lord fa un paio di finti colpi di tosse per attirare l’attenzione.

-A riposo, Guardiani. E’ chiaro che nessuno di voi ha veramente capito con che cosa abbiamo a che fare: questa è una tavola da surf! Chi di voi sa cos’è il surf?

Soltanto Nova e Groot alzano la mano.

-Tu non lo sai. – Rocket dice all’albero vivente.

-Io sono Groot.

-Ancora? Abbiamo già detto che non vendiamo la tavola!

-Non è una vera tavola da surf, Quill. – commenta Nova, alzando gli occhi al cielo.

-Ah sì? E allora come posso fare QUESTO? – chiede Star-Lord, cogliendo l’occasione per saltare sulla tavola e mettendosi in posa come se fosse sulla cresta dell’onda.

-Dobbiamo solo capire come si fa ad accenderla e poi via, più veloce della luce!

-Siamo proprio sicuri di volere questo idiota come capo della squadra? – Phyla chiede a Rocket.

-“Capo”? Credevo fosse la nostra mascotte. – risponde il procione.

-Quill, scendi dalla tavola. Non è un giocattolo. – lo redarguisce Nova. Ai suoi occhi c'è qualcosa di blasfemo, di sacrilego nel gesto del "Signore delle Stelle".

-Secondo te è un caso se la tavola ci ha trovato? Surfer voleva sicuramente mandarci un messaggio che potesse essere compreso solo da qualcuno che lo conosce bene. Forse la parola chiave è una frase che dice spesso, no? – ipotizza Star-Lord.

-Odio me stessa per dirlo, ma ha senso. – ammette Phyla-Vell.

-Andiamo, vale la pena di provare, no? Qual è il tormentone di Silver Surfer? – chiede Star-Lord.

-Io sono Groot?

-Sì, dai, dev’esserci qualcosa che dice sempre prima di una battaglia! Tutti gli eroi ne hanno uno!

-Mi rimangio la parola... – commenta Pyla-Vell.

-Vuoi dire tipo “Fiamma”? Norrin non è uno che parla molto. – risponde Nova.

-Io sono Groot.

-Giusto! Che cosa dice se deve richiamare la tavola? – traduce Rocket.

-Ora che mi ci fai pensare... dice “a me, mia tavola”.

-Che razza di grido di battaglia è!? Dovrò fare un bel discorsetto a mister pelata lucida, dovrà pur esserci qualcosa di più fico di “a me, mia tavolaaaaaaah!!!
Tutti sgranano gli occhi alla vista della tavola che, con Star-Lord a bordo, prende l'abbrivo, sfonda a tutta velocità il muro più vicino, scava un tunnel in linea retta verso l'esterno della nave e scompare verso l'orizzonte. E visto che sono su una nave spaziale, l’orizzonte è davvero lontano.
Lasciando aperto un varco nello scafo che sta per risucchiarli fuori in men che non si dica.
-Io sono Groot!!!!

Tra le urla del resto dell'equipaggio, Nova mantiene il sangue freddo di chi cavalca le onde gravitazionali e i venti stellari, e con un gesto ricompone la paratia più vicina... contro cui si spiaccicano Rocket, Phyla e Groot per colpa del risucchio dell'aria verso il vuoto.

-Per la barba pidocchiosa degli Antichi!!! - impreca Rocket, ricomponendosi e marciando spedito verso la postazione del pilota -Va bene tentare di uccidermi, ma volete forse distruggermi la seconda nave di fila?!?!

Ai comandi, tira leve e spinge tasti in modo compulsivo.
-Uscita di emergenza dall'iperspazio in corso - annuncia la Rakk'n'Ruin II, con la voce suadente di una hostess di un film erotico.
Nova si rende così conto di aver messo una toppa su un danno ben più esteso e complesso, ma è presa da ben altri pensieri.
-Io seguo Star-Lord. Vi farò sapere cosa...
-Cosa? No! Se qualcosa è riuscito a fermare Silver Surfer, anche un ex araldo del tuo calibro avrà bisogno di tutto l'aiuto possibile! - la ferma con un braccio la Vell.
-Io sono Groot.

-Ben detto, ragazzo. Andiamo a riprenderci la mascotte. – annuisce Rocket Raccoon.

 

-Wooo-oooooh! Che figaaaata! - urla al riparo del suo elmetto Peter Quill, mentre  l'universo sfreccia nel suo campo visivo a velocità impensabili, tali da rendere tutta una grossa scia colorata. Grida più per scaricare la tensione o per autoconvincimento, mentre si domanda se i suoi sexy pantaloni di pelle possano trattenere a dovere eventuali, ma sempre più probabili e incontenibili escrezioni del suo corpo.

Prima che possa accorgersi che la tavola del Surfer lo sta riparando da qualsiasi ostacolo sul loro cammino, il cosmo intorno a lui si ferma e riassume connotati intellegibili.

Di fronte a lui c'è un corpo celeste sferico.
-Il Silverado è su quel pianeta, tavola...?
Non ottiene risposta, ovviamente, ma guardandosi intorno c'è qualcosa che non va. Non è un astrofisico, ma bazzica da abbastanza tempo lo spazio da capire che non c'è a vista d'occhio una stella abbastanza vicina attorno a cui il pianeta di quella grandezza dovrebbe orbitare.

La tavola ha un ultimo, ulteriore sprint che sfonda il confine della misteriosa sfera. Pur avendo attraversato mezza galassia a velocità fantastiche, è questo il momento in cui Star-Lord avverte di avere lo stomaco sottosopra, come se lo fosse il mondo stesso.

Mentre la testa gli sta ancora vorticando, la tavola si liquefa e si vaporizza in strisce argentee in pochi secondi, sotto i suoi piedi.

Sotto di lui, centinaia di metri.

Se fosse la prima volta che cade da altezze micidiali, griderebbe. Ormai si limita a una fugace espressione di sgomento, per poi sorridere e accendere con un colpo di tacco i suoi stivali-razzo. La vertiginosa discesa rallenta a ritmi sostenibili e presto il sorriso sornione di Peter sparisce, quando fatica a frenare con eleganza e si schianta contro quello che è un cumulo di immondizia.

Possono esistere civiltà così diverse da avere difficoltà a interagire, ma un mucchio di spazzatura si riconosce a prescindere, qualunque siano la sua origine e il suo contenuto.

Anche perché in genere puzza.

-Puah!

Ne emerge disgustato, ci cammina su a tentoni mentre si scrolla di dosso resti di rifiuti non identificabili. Non è niente in confronto al disgusto che - nel rispetto dei suoi standard terrestri - prova alla vista di creature striscianti che puntano verso di lui. "Vermi giganti della spazzatura", li derubrica subito, e sta per mettere mano alla sua pistola, quando gli esseri si ergono e il più vicino a lui proferisce qualcosa che lui sente come:
-Chi?

Allora capisce che si tratta di una specie senziente e un moto di umanità gli fa rinfoderare l'arma. L'aspetto degli alieni va ben oltre quello di un nematode o di un serpente gigante: ognuno di loro è come un viscido e contorto intestino di cui non è chiaro se c'è un capo o una coda.

-Salve, io sono Star-Lord e vengo in pace - si presenta, contando sulle meraviglie del traduttore universale e del gesto altrettanto universale delle braccia disarmate sollevate.
-Pace - gli viene fatto eco con un suono gutturale simile a un borborigmo che il traduttore interpreta così.

-Sì, esatto. Sto cercando un mio amico: Silver Surfer. Lo avete visto per caso? Ha la mia... forma ma è tutto color... argento.

-Amico? Argento?
-Esatto - ripete, come farebbe un maestro paziente con un alunno lento di comprendonio.
-Nuova stella?
-Uh? No, non...
-Amico argento, nuova stella - insiste l'alieno. Le terminazioni di tutti gli alieni presenti puntano all'unisono verso il cielo, a indicare quello che si trova al posto del sole: una grossa sfera di energia cosmica.

 

Rakk'n'Ruin II

-Quel pianeta ha qualcosa che non quadra - commenta Rocket Raccoon in plancia di comando, mentre la sfera si para dinanzi ai suoi occhi, oltre la vetrata.
-Basta che ci si possa atterrare... non so quanto posso resistere ancora - lamenta Nova nelle retrovie. Se potesse sudare, starebbe sudando. E' spossata dal fatto che sta mandando a pieno regime il suo stesso Potere Cosmico per alimentare la nave, essendo andato distrutto il motore originale. Non ha abbastanza consapevolezza ingegneristica per ricrearlo: forse se avesse più tempo... nel frattempo, si arrangiano così, a costo di esaurire le sue energie.

-E' vero, neanch'io avevo mai visto dal vivo una cosa del genere... - fa eco Phyla Vell, affacciandosi nella cabina di comando. - Siamo a un tiro di schioppo, resisti, Frankie.

-Woooh! - urla pochi istanti dopo la Raye.
-Io sono Groot!!!!
-Nova?!

Quando si precipitano al suo cospetto, la ritrovano in una situazione peculiare: è del tutto umana, è del tutto nuda. Lei stessa si sta contemplando con visibile stupore.
-Il mio Potere... l'ho consumato?!

C'è orrore nella sua voce, manca il tempo di rispondere alla domanda perché in assenza della sua propulsione, la nave è alla deriva.

-Non so cosa stia succedendo là dietro ma... tenetevi forte!!! - urla il procione, dando fondo a tutta la sua perizia di pilota per l'atterraggio di emergenza.

Un conto è farlo all'interno di un'atmosfera, un altro conto è farlo entrando in un'atmosfera, per di più di un corpo celeste così peculiare. L'istinto di sopravvivenza di Groot ha la meglio: in un tempo incredibilmente breve, un incalcolabile numero di rami cresce e si moltiplica a partire dal suo corpo, si insinua nella falla creata dalla tavola del Surfer e avvolge tutta la Rakk'n'Ruin in un bozzoli di rovi.  

-IosonoGroot!!!! - urla di dolore il vegetale senziente all'impatto che frantuma le sue appendici. L'ascolto di quel verso al posto di un "Io sono Groot" più rilassato rende l'idea della serietà della situazione.

-Fratello... ci hai salvati! - ringrazia Rocket Raccoon, sganciando la cintura di sicurezza e andando ad abbracciare il suo compare.

-Grazie - gli dicono le ragazze, prima di provare a metter piede sulla superficie del pianeta.

 

-Un mio vecchio amico ora direbbe: che sviluppo rivoltante - dice Nova, coprendo le sue nudità con il mantello prestatole da Phyla-Vell; più alla sua modestia è preoccupata dallo spettacolo degli alieni visceriformi che hanno accerchiato la nave. Sono una distesa a perdita d'occhio.
-A quanto pare ci tocca fare una disinfestazione spaziale prima di poter cercare Star-Lord e Silver Surfer - dice il procione, caricando le sue armi.
Prima che i nativi possano comunicare le loro intenzioni, Rocket attacca e parte la guerriglia, a cui si uniscono - invitati a nozze - Phyla-Vell e Groot. Nova assiste inorridita a centinaia di interiora che vengono dilaniate fino a rilasciare il loro nauseabondo contenuto, e improvvisamente non sente nemmeno più quel senso di impotenza nel non potere dare il suo contributo nella battaglia.
Nel giro di una manciata di secondi, la situazione si capovolge e precipita. Gli alieni iniziano a ergersi, a puntare i loro orifizi... e a sparare raggi di energia. Non energia qualsiasi, agli occhi dell'ex araldo di Galactus. 

-Non è possibile... stanno utilizzando il Potere Cosmico!
-Cosa?! - dicono all'unisono Rocker e Phyla e sono le ultime parole da loro pronunciate in quello stato di veglia. Non possono niente contro lo sfoggio puro e selvaggio del Potere Cosmico con le iniziali maiuscole.

 

Phyla-Vell riprende coscienza e i suoi occhi delineano una figura nota e inaspettata: Peter Quill.
-Star-Lord...?!
-Buongiorno, principessa. Come ti senti?

-Dove siamo?
Si guarda intorno e la risposta le diventa subito chiara, così come diventa pleonastica la spiegazione del suo compagno di prigionia.

-In una cella, sul pianeta degli intestini senzienti.
-Intestini dotati di Potere Cosmico... niente di tutto questo ha senso...
-Anch'io sto bene, grazie per averlo chiesto.
-... non riesco a capire nemmeno come abbia fatto una razza così primitiva a poter costruire qualcosa di così incredibile come una sfera di Dyson.
-Una che?

-Sfera di Dyson. Un'enorme struttura di rivestimento applicata attorno ad un corpo stellare allo scopo di catturarne l'energia
-Fico. Chi è Dyson? L'Eterno di Titano che ha il copyright sull'invenzione?
-Cosa? E chi ha detto "Dyson"?

-Tu.
-Io? Io ho parlato di sferadidyson.
-Oh, lascia perdere, il traduttore universale va in corto su certe cose. Questo mi ricorda quando ho chiesto a un'astronauta europea di venire a letto con me e lei mi ha preparato un posto dove dormire... Tu cosa avresti risposto se ti avessi fatto la stessa domanda?
-E’ sempre tutto uno scherzo per te, Quill!? Silver Surfer e gli altri potrebbero essere morti, noi potremmo essere i prossimi, ed io non ho neanche la mia spada!

-Risparmiami la predica, miss guerriera frigida. Cosa vorresti fare, metterti ad affettare alieni a destra e a manca solo per fare una morte da eroe?

-Sarebbe sempre meglio che restare qui dentro a marcire! Ma tu non hai un briciolo di orgoglio di guerriero, vero? Tutto quello che ti interessa è l’opportunità di fare soldi.

-Non è vero!

-Dimmi una sola altra cosa che ti sta a cuore dei Guardiani della Galassia.

-La fama. Ed il fatto che avete tutti bisogno di far parte di qualcosa di più grande.

-Ecco, come volevasi dimostrare! Sei solo un... cosa?

-Rocket è un reietto della sua gente. Tu vuoi disperatamente provare di essere degna della fama di tuo padre Mar-Vell. Nova cerca una ragione di vivere, ora che non è più morta. E Groot... okay sarò onesto, non ho la benché minima idea di cosa vuole Groot.

-Hm. Forse non sei così stupido ed insensibile come pensavo, Quill. Sei ancora un idiota, certo, ma forse... e dico FORSE... non sei un idiota senza speranze.

-Esattamente quello che cerchi in un uomo, magari?

-Quill, se non l’hai ancora notato, la prima cosa che cerco in un uomo è che sia una donna.

-Ouch. Non è che hai una sorella, per caso?

 

In un'altra cella, la donna terrestre precedentemente nota come Frankie Raye e un extraterrestre incredibilmente somigliante a un procione parlante cercano disperatamente un modo per fare conversazione e allontanare i cattivi pensieri sulla perdita di poteri simil-divini e astronavi e libertà.

Rocket coglie la palla al balzo quando nota che la ragazza umana cerca di coprire sempre più serratamente il suo corpo nudo con il mantello che la ha prestato Phyla.
-Puoi rilassarti, amica: non hai bisogno di coprirti. Tu ti imbarazzi nel vedere uno stupido procione del tuo mondo senza vestiti? A me interessano solo procioni e lontre.

-“Lontre”? – chiede Frankie, alzando un sopracciglio.

-Beh, che c’è di male? A te piacciono le scimmie glabre. Immagino sia troppo sperare che la tua forza da primate basti per piegare le sbarre, vero?

-Neanche per idea. Se solo avessi ancora il mio Potere Cosmico ci libererei in un attimo.

-Potresti sciogliere un pianeta con quella meraviglia. Cosa non darei per un’arma del genere! – commenta Rocket, sfregandosi le zampe.

-Il Potere Cosmico è molto più di un’arma. Ti fa sentire così libero, senza nessun limite a quello che puoi fare. A patto che tu abbia la benché minima idea di cosa vuoi fare.- dice Frankie, più a se stessa che al compagno di squadra, con un’espressione triste sul volto.

-Uhm... tutto bene, Nova?

-Non mi sento così impotente da quando ho ottenuto  i poteri. Ho sempre seguito la corrente, sai? Prima unendomi ai Fantastici Quattro, poi seguendo Galactus, poi Silver Surfer, adesso con i Guardiani. Mi sono sempre gettata nella prima occasione, e dove mi ha portata? Dietro le sbarre, nuda e con solo un procione come compagnia.

-Frena frena frena... eri nei Fantastici Quattro? QUEI Fantastici Quattro? Non ho mai sentito che avessero reclutato un araldo di Galactus!

-Non ero un araldo all’epoca. Avevo altri poteri.

-E poi li hai persi?

-Io... non lo so? Non ci ho mai pensato: ho perso il Potere Cosmico solo quando sono morta. C’è solo un modo per esserne sicura. – dice Frankie, afferrando le barre della prigione con entrambe le mani e stringendole con tutta la forza che ha.

-Oh, wow, che potere magnifico. – alza gli occhi al cielo Rocket.

-FIAMMA!!! – grida Frankie Raye, ed il suo corpo viene avvolto da fiamme così calde da fondere le sbarre praticamente all’istante.

-Attenzione al pelo! Attenzione al pelo! – urla Rocket, spostando la coda giusto in tempo per evitare di farsela bruciare.

 

-State indietro! - urla una voce familiare al di là della porta. Il terrestre esule e l'ibrido Kree-eterno si scambiano un'occhiata complice e acconsentono a indietreggiare, mentre alla voce fa seguito una raggiante Nova che in pochi secondi fa sciogliere le sbarre della loro cella.
-Wow... hai riottenuto il Potere Cosmico?
-No, lunga, storia, ve la spiego dopo.
Né Peter né Phyla sono in realtà interessati, tutti incantati nel vedere il suo corpo nudo al di là della fiamma che la avvolge.

Rocket torna sulla scena carico come uno sherpa, portando con sé tutto quello su cui è riuscito a mettere le zampe.

-Questi alieni sono più idioti delle scimmie, le hanno lasciate incustodite!

-Del resto avrebbero... difficoltà a impugnarle, no? - dice la Vell, imbracciando le sue armi.

Una risatina si diffonde tra i Guardiani, subito smorzata dall'ormai riconoscibile rumore strisciante dei visceriformi. Sono in numero inferiore rispetto a prima solo grazie all'angustia degli spazi della prigione.

-Ops, forse li abbiamo offesi... - dice Nova tra il serio e il faceto, infiammandosi di una luce più bianca.
-Stavolta non ci coglieranno di sorpresa! - grida galvanizzato Rocket Raccoon. Non ha preso bene la fresca sconfitta all'esterno dell'astronave.

-Va bene ragazzi e ragazze, preparatevi alla più grande battaglia dei Guardiani della Galassia! – proclama Star-Lord, impugnando le proprie armi e prendendo la mira.

Lui e Rocket Raccoon sono pronti a premere il grilletto tanto quanto Phyla-Vell e Nova sono pronte ad affettare ed incenerire il nemico, quando un groviglio di rami emerge dal pavimento.

-Io sono Groot! – è il grido di battaglia di Groot, mentre il groviglio separa completamente gli alieni dai Guardiani.

-Bel lavoro, team! Adesso abbiamo il controllo del campo di battaglia! – si congratula Star-Lord.

-Non abbiamo fatto niente... – si lamenta Phyla.

-Groot, è bello rivederti! Giusto in tempo, ce n’è per tutti qui! – dice Star-Lord, pronto a colpire gli alieni sparando attraverso il groviglio; non colpisce nessuno perché Groot gli ha afferrato il polso, impedendogli di sparare.

-Io sono Groot!

-Cosa vuol dire “non sono nemici”!? Ci hanno sbattuto in prigione! – obietta Rocket.

-Io sono Groot.

-Oh cacchio. Ragazzi, time out! Time out! – richiama il procione.

-Guardiani, cessate il fuoco! E’ un ordine! – aggiunge Star-Lord.

 

Pochi minuti dopo, i Guardiani della Galassia sono nuovamente in una prigione identica alle celle dove erano stati imprigionati, ma non sono soli: sono in compagnia degli alieni.

Ci sono centinaia di migliaia di prigioni esattamente identiche soltanto in questa sezione della struttura, ed sono occupate per la stragrande maggioranza degli alieni.

-Non è una prigione. E’ così che vivono. – deduce Nova.

-Adesso capisco cosa intendevano quando mi hanno detto che saremmo stati loro ospiti... – commenta Star-Lord.

-Io ancora non mi fido. Sarà meglio che tu abbia una buona spiegazione per tutto questo! – Phyla-Vell dice a Groot, puntandogli il dito in faccia.

-Io sono Groot.

Nessuno dice niente. Phyla-Vell, Nova e Star-Lord si limitano a voltarsi verso Rocket Raccoon.

-Potreste studiare un po’ di Groot anche voi, sapete? Mammiferi etnocentrici...

-Traduci e basta. – incita Star-Lord.

-Okay... questi non sono i costruttori della sfera, ovviamente, quelli se ne sono andati chissà dove eoni fa. Questa gente si è evoluta dalle forme di vita batteriche che si sono lasciati dietro, cibandosi dell’energia emessa dalla stella... ma visto che la strumentazione della struttura è rimasta incustodita per miliardi di anni, la stella ha iniziato a spegnersi e si è quasi esaurita.

-Tutto questo in “io sono Groot”. – sottolinea Phyla-Vell.

-Ho dovuto riassumere un po’. – alza le spalle Rocket.

-E Silver Surfer? Cosa gli è successo? – chiede Frankie Raye.

-Io sono Groot.

-La sfera può assorbire anche Potere Cosmico. Questa gente non sa neanche come, hanno premuto pulsanti a caso ed hanno attirato qui la fonte più vicina.

-E la stessa cosa ha assorbito il Potere Cosmico dentro di me. – realizza Frankie.

-Io sono Groot.

-Hanno una mente collettiva. Che è un bene perché non sono incazzati con noi per quelli che abbiamo ammazzato, ma non avevano capito perché volessimo salvare Surfer... dal loro punto di vista, perdere una persona è come perdere una foglia. Persino Groot ci ha impiegato un bel po’ a spiegargli come ragionano gli altri... e sono disposti a lasciar andare Silver Surfer.

-Suppongo che ci sia un “ma” in arrivo. – dice Star-Lord.

-Io sono Groot?

-Eh sì. Sembra che nell’attivare il sifone di Potere Cosmico abbiano rotto la strumentazione che permetteva di mantenere stabile la stella. E dato che possono cibarsi solo di energia, se rilasciano Silver Surfer... moriranno tutti quanti.

-Non puoi riparare tu i loro strumenti? – chiede Phyla-Vell.

-Macché, per chi mi hai preso!? Se si trattasse di un generatore di buchi neri, magari...

-Di quanta energia hanno bisogno? – chiede Frankie Raye.

-Io? Sono Groot?

-Il potere di un araldo, probabilmente? Non è un calcolo facile. Perché?

-Se lasciano andare Silver Surfer, possono tenersi il mio Potere Cosmico.

-Ne sei sicura? Mi sa tanto di una di quelle cose da cui non si torna indietro. – la avverte Star-Lord.

-Il Potere Cosmico non mi ha mai portato felicità. Almeno così darà un minimo di felicità a questa gente.

-Ti abbraccerei se tu non fossi in fiamme.

 

Silver Surfer viene tanto decantato come una messia cosmico che fa specie vederlo abbracciarsi a Nova come fosse un comune mortale. I due vecchi amici si scambiano parole inintelligibili alle orecchie degli altri. Con l'imposizione delle mani di Norrin Radd, la ragazza spegne la sua fiamma e si ritrova vestita del costume che indossava anni fa, prima di incontrare Galactus.

-Ho un debito di gratitudine infinito verso tutti voi per aver contribuito a liberarmi. A volte le minacce più sottovalutate sono quelle che mettono più a rischio le nostre esistenze. - snocciola, mentre stringe le mani di tutti i Guardiani della Galassia, all'uso dei terrestri e di molte razze con appendici prensili.
Rocket annuisce e annota tutto su un taccuino.
-Io sono Groot?
-Prendo appunti per  il "Vangelo secondo Rocket". Secondo i miei calcoli, diventerà un best-seller - bisbiglia all'orecchio dell'albero, per rivolgersi ad alta voce verso l'umanoide di Zenn-La. - Di nulla, o sommo Surfer. E' il nostro dovere. Se, però, per caso, il tuo incommensurabile potere fosse in grado, senza alcuno sforzo da parte tua, nel riparare la mi---la nostra nave, potremmo lasciare questo mondo senza arrecare ulteriore disturbo a nessuno.

-Certo, è il minimo che possa fare per sdebitarmi.

Poco dopo, Silver Surfer sembra agitare le mani nel vuoto come un esaltato, anche se effettivamente è visibile il miracolo della Rakk'n'Ruin II che torna come nuova, come se il nastro del tempo si stesse avvolgendo all'incontrario.
-Fantastico. Sublime. Glorioso - batte le zampine il procione - E se ci aggiungessimo qualche potenziamento futuristico alle armi, tipo qualche milione di generatori di buchi neri?

 

Mentre Radd manifesta il suo sdegno, Phyla-Vell raggiunge Frankie Raye, nelle sue nuove vecchie vesti di umana in costume.

-La pelle rosa ti sta bene. – le dice Phyla.

-Ci vorrà un po’ per abituarsi ad essere di nuovo umana.

-Ci riuscirai... con un po’ di aiuto da parte dei tuoi amici. E magari qualcosa di più. – aggiunge la mezza Kree, cercando di prendere la mano di Frankie.

-In che senso? – risponde l’umana, ritraendo la mano.

-Intendevo come membro dei Guardiani della Galassia. Ora che hai trovato il tuo posto nell’universo, resteremo al tuo fianco contro qualsiasi nemico osi mettersi sulla nostra...

-Ah. Pensavi che... cavolo, questo è imbarazzante. In realtà me ne vado con Silver Surfer.

-Come!?

-Mi darà un passaggio alla stazione spaziale più vicina.

-Ma... e la tua nuova vita? Le grandi avventure spaziali?

-Ho intenzione di girare un po’ per l’universo, sì. Da sola. Magari ci rivedremo, no? Sei stata... uhm, stavo per dire un’ottima amica, ma in realtà ci conosciamo a malapena.

-Potremmo conoscerci meglio. Potremmo esplorare il cosmo assieme!

-Frankie. Siamo pronti per partire? – le chiede Silver Surfer.

-Prontissima. Buona fortuna con la galassia e tutto il resto! – dice l’umana, salendo sulla tavola da surf e salutando con la mano i Guardiani della Galassia prima di partire verso lo spazio più veloce della luce, stretta al surfista argentato.

Phyla-Vell resta ad osservarla sfrecciare verso il cielo, e sbuffa.

-Che cosa ci vedrà mai in quella pelata lucida?

-Hey Vell! Andiamo o no? – attira la sua attenzione Rocket, che aiutato da Groot si sta trascinando dietro una considerevole quantità di immondizia.

-Non ho intenzione di condividere la nave con tutti quei rottami. – commenta lei, sdegnata.

-Rottami per gente che usa le stelle come batterie! Chissà quanto vale questa roba sul mercato nero, e chissà che armi devastanti può costruirci Rocket. – le risponde Star-Lord.

-Stai cercando di corrompermi per non farmi lasciare il gruppo?

-Dipende. Sta funzionando?

-Voglio una spada: qualcosa che possa versare il sangue di un dio. Ed una cabina tutta per me.

-Già che stiamo rinegoziando, rimettiamo ai voti il capo del gruppo. Io voto per me! – dice Rocket.

-Io sono Groot!

-Anche lui vota per me.

-Te lo sei appena inventato, chissà che cosa ha detto! Non c’è nessuna votazione: se vuoi prendere il mio posto, devi guadagnartelo. – risponde Star-Lord.

-Sfida accettata. – dice Rocket Raccoon, saltando addosso all’umano ed iniziando a graffiarlo.

-Sono capitata in una gabbia di matti. – sospira Phyla-Vell, quando Groot le appoggia una mano sulla spalla.

-Io sono Groot.

-Sì... forse hai ragione. Grazie, Groot. Non so come farebbe questo gruppo a sopravvivere se non fosse per il tuo supporto morale.

-Io sono Groot?

-Perché non mi va di dover tradurre ogni volta tutto quello che dici! Lascia che il procione si senta utile di tanto in tanto.

-Io sono Groot - annuisce l’albero vivente, afferrando Star-Lord per i capelli mentre Phyla-Vell fa altrettanto con la coda di Rocket Raccoon.

La nuova astronave dei Guardiani della Galassia lascia il pianeta, senza che nessuno abbia veramente la più pallida idea di cosa riservi loro il futuro.

Men che meno gli stessi Guardiani.

 

 

FINE ?

 

Note

Fine di questa breve ma turbolenta prima avventura dei Guardiani della Galassia.

Avrebbero dovuto essercene altre in questa run, ma il futuro del gruppo è incerto quasi quanto la loro frequenza di pubblicazione.

Rivedrete comunque questa banda di squinternati cosmici su MarvelIT, in un modo o nell’altro.